IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

   Visti gli articoli 132, secondo comma, e 87 della Costituzione;
  Vista la legge 25 maggio 1970, n. 352, recante norme sui referendum
previsti  dalla  Costituzione  e  sulla  iniziativa  legislativa  del
popolo, e successive modificazioni;
  Viste   le   ordinanze  dell'Ufficio  centrale  per  il  referendum
costituito presso la Corte di Cassazione, emesse in data 18 ottobre e
29 novembre  2005 e comunicate in data, rispettivamente, 19 ottobre e
30 novembre  2005,  con  le  quali sono state dichiarate legittime le
richieste   di   referendum   ex   art.  132,  secondo  comma,  della
Costituzione  -  nel  testo  come modificato e integrato dall'art. 9,
comma 1, della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 - formulate
con   deliberazioni  dei  consigli  comunali  di  Pramaggiore,  Cinto
Caomaggiore, Gruaro e Teglio Veneto, per il distacco di detti comuni,
tutti  attualmente in provincia di Venezia, dalla regione Veneto e la
loro aggregazione alla regione Friuli-Venezia Giulia;
  Vista altresi' la sentenza della Corte costituzionale n. 334 del 28
ottobre-10 novembre 2004;
  Vista  la  deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 19 gennaio 2006;
  Sulla  proposta  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri, di
concerto con i Ministri dell'interno e della giustizia;

                              E m a n a
                        il seguente decreto:

  Sono  indetti,  nei  territori  dei comuni di Pramaggiore, di Cinto
Caomaggiore,   di   Gruaro  e  di  Teglio  Veneto,  quattro  distinti
referendum popolari per il distacco dei predetti comuni dalla regione
Veneto e la loro aggregazione alla regione Friuli-Venezia Giulia.
  I relativi comizi sono convocati per il giorno di domenica 26 marzo
2006.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
    Dato a Roma, addi' 19 gennaio 2006
                               CIAMPI

                              Berlusconi,  Presidente  del  Consiglio
                              dei Ministri
                              Pisanu, Ministro dell'interno
                              Castelli, Ministro della giustizia